SOCIETA' THERMAL EUGANEA PARALIMPICA


mercoledì 12 maggio 2010

Lo sterminio dei disabili adulti:


Nel 1939, con l’inizio della guerra, Hitler dette l’avvio anche all’operazione di eutanasia dei disabili adulti perché secondo lui ”quelle dei disabili erano vite indegne d’essere vissute”.
Alla base del progetto, vi era un criterio di ordine economico e utilitaristico; infatti si era calcolata che l’eutanasia dei disabili adulti avrebbe fatto risparmiare parecchi soldi allo stato tedesco.
Il progetto “action T4” sulla soppressione degli adulti disabili fu sottoscritto da tutti gli ufficiali medici e dalla KdF i quali optarono per l’uccisone diretta tramite gas mortale. Il primo centro di assassinio di massa fu preparato attorno il 1940. In questo centro in un primo momento i disabili venivano sottoposti alla spogliazione di abiti ed effetti personali; poi erano sottoposti alla sommaria visita medica per controllare possibili denti d’oro e infine, dopo essere stati marchiati con nastro adesivo, erano invitati a fare la doccia e condotti nelle camere a gas. Dopo l’esecuzione , il personale di servizio accatastava i cadaveri, li portava al forno crematorio e poi sistemava le ceneri in una fossa comune. Inizialmente le camere a gas potevano contenere 70 adulti disabili, successivamente si passò a 300 o 400 persone per volta per accelerare il genocidio.
Le numerose opposizioni da parte dei familiari delle persone disabili al progetto action T4 portarono i nazisti ad attuare un ignobile inganno detto “truffa di Cholm”. Le direzioni degli ospedali di provenienza: a chiunque chiedesse notizie dei proprio congiunti, rispondevano che erano trasferiti nell’unità di Cholm in Polonia, con tanto di indirizzo e casella postale. I cespiti dovuti per l’assistenza ospedaliera dovevano quindi essere versati a questa struttura. Ma Cholm era solo una casella postale immaginaria, la quale dopo tre mesi dal trasferimento del disabile , comunicava ai parenti l’avvenuto decesso.